
3 modi per iniziare un sito che funziona
14 Settembre 2021
Non c’è una legge scritta, ma solo alcuni modi per iniziare un sito che funziona, una volta messo online e una volta messe le mani per alimentarlo e coltivarlo, nel tempo.
Ne ho raccolti e raggruppati 3 che, per me che faccio siti, sono importantissimi, ma ancora più importanti per te che vuoi un sito che ti rappresenta e che inizi a macinare visite, commenti e contatti.
Inizia un percorso di personal branding
Fino a 6 anni fa non sapevo nemmeno io cosa fosse e cosa significasse il personal branding. Da quando mi sono avvicinata, la mia attività è cambiata radicalmente, in meglio.
Wikipedia lo riassume così: Il personal branding è un processo attraverso cui una persona definisce i punti di forza (conoscenze, competenze, stile, carattere, abilità, ecc.) che la contraddistinguono in modo univoco, creando un proprio marchio personale, che comunica poi nel modo che reputa più efficace.
E lo riassume molto bene. Il personal branding è un percorso di consapevolezza di sé, che ti aiuta a fare chiarezza come persona e come persona nel tuo business per capire chi sei, cosa fai, perchè e per chi.
Che, dette così, sembrano 4 frasi banali alle quali dare una risposta semplice e breve, ma in realtà ti fanno entrare nel profondo e ti mettono in discussione. Come dico spesso: è come entrare in una lavatrice! Per questo motivo il mio consiglio è quello di farsi affiancare da esperti perchè facendo da soli c’è il rischio di perdersi e non avere un reale beneficio.
Da quando ho fatto il primo percorso di personal branding, la mia attività è cambiata radicalmente, in meglio.
Finalmente avevo capito cosa volevo fare e cosa no, per chi e in che modo.
Se nel 2006, anno in cui ho aperto P.IVA, fosse esistito il personal branding mi sarei risparmiata un bel po’ di problemi, cattive scelte e clienti non in target con i miei valori.
Poche idee, chiare e buone
Per far decollare un sito, cioè per farlo posizionare bene online e comunicarlo al meglio, è necessario avere (almeno per ora, che sei all’inizio) pochi idee, chiare e buone.
Pochi servizi, ma di punta. Così facendo hai modo di farli testare al tuo pubblico, vedere come risponde e in caso, di modificarli sulle loro esigenze che in fase di definizione del tuo cliente ideale, magari, non avevi colto o tralasciato.
Se dai molta scelta alle persone che visitano il sito, quindi molti servizi da leggere e da capire, solitamente queste persone evitano di scegliere perchè entrano in confusione e perciò escono dal sito.
Lo dice anche Gordon Ramsay quando si tratta di creare il menu del proprio ristorante: meglio pochi piatti sul menù, ma cucinati divinamente. Tradotto per noi:
Meglio pochi servizi, scritti e comunicati divinamente per il tuo pubblico.
Questa massima è da prendere alla lettera, per non creare panico nei clienti che si sentiranno sopraffatti dalla moltitudine di piatti (o servizi) e inizieranno a provare un senso di indecisione e sconforto se non hanno le idee ben chiare, su cosa scegliere o come risolvere il proprio problema.
Una buona strategia web marketing
Se dopo tutto
- il lavoro di personal branding per capire chi sei, cosa fai e per chi e
- il lavoro di ideazione servizi, alberatura e scrittura dei contenuti per iniziare a vendere
non lo dici a nessuno e lo tieni tutto per te, avrai fatto tutto per nulla. Se non lo comunichi o non lo sai comunicare, sarai e resterai sempre invisibile.
Se non comunichi, non esisti.
Una buona strategia web marketing è quella basata sull’organizzazione e la comunicazione dei tuoi contenuti online, usando più mezzi di distribuzione, come ad esempio:
- il tuo blog (la creazione di un calendario editoriale)
- il canale social che frequenta più presso il tuo target (creazione di un calendario social)
- il tuo canale YouTube con video periodici dove ti racconti o come fai quello che fai
- il tuo account Spotify o Spreaker per divulgare podcast sul tuo lavoro
Applichi anche tu questi modi per far funzionare il sito?
Come vedi, nei modi per iniziare a far funzionare un sito, non ho indicato come scegliere il/la web designer, quale hosting o template WordPress usare, né quale nome a dominio registrare.
Questi aspetti, più che altro tecnici, vengono sempre dopo perchè non possono far nulla senza tutto il resto.
Se non sai chi sei, cosa fai, per chi e come comunicarlo, sapere già ora il tema da usare o quale dominio registrare, non ti aiuterà in nessun modo nel far funzionare il sito perchè non saprai cosa e come comunicare.
Cosa ne pensi? Anche tu hai iniziato applicando i 3 modi oppure hai agito in modo diverso. Raccontamelo qui sotto nei commenti.
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Ciao! Sono Maddalena, web designer di siti belli e buoni. Li creo in WordPress per freelance e professioniste che vogliono essere online con buon gusto.
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