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Quando non fare un sito web

Quando non fare un sito web

Spesso do consigli su come fare un sito e quali errori evitare nel farlo. Oggi, invece, mi soffermo sull’esatto opposto cioè quando è meglio non fare un sito web e quali sono quegli argomenti che sento spesso dire quando si parla di siti web e che sono lontani dalla realtà.

È meglio non fare un sito web quando:

Non hai nulla da dire

Fare un sito web significa esattamente fornire più informazioni, in maniera chiara, semplice e con un linguaggio umano. Significa togliere i dubbi di chi vuole comprare da te e aumentare la fiducia nei tuoi confronti.

Questo è l’esatto opposto del concetto: non dare nulla per scontato.

Parlare del tuo lavoro, dei tuoi servizi, a cosa servono, che problemi risolvono sono sicuramente un qualcosa di scontato per te, perchè sono dettagli che conosci molto bene, ma non lo sono per il tuo lettore.

Perciò non dare per scontato:

  • cosa fai e per chi: fai biglietti da visita per estetiste? scrivi esattamente così
  • chi sei: metti il tuo nome e cognome, presentati
  • dove sei: sei hai un negozio fisico, specifica bene la sede, la città e l’indirizzo
  • i tuoi prezzi: se hai prezzi variabili è utile scrivere anche a partire da
  • gli orari: sei una palestra o una piscina? gli orari di apertura e l’elenco dei corsi sono le prime informazioni che il tuo target cerca, dagliele subito

Pensi che faccia tutto lui (il sito)

Già! Questo è un pensiero comune. Lui, il sito, da solo non combina nulla. Ha bisogno di te, del tuo lavoro e soprattutto della tua costanza, specie se hai un blog da tenere in piedi.

Non smetterò mai di ripetere che il sito è uno strumento di lavoro e di marketing.

E più precisamente è il tuo lavoro perchè solo tu sei in grado di coltivarlo, decidere i temi degli articoli del blog, scriverli con il tuo tono di voce, la tua personalità, capire come sta andando nel tempo ed i risultati che produce.

Fai il sito perchè lo fanno tutti

Sono dell’idea che il sito non è indispensabile per tutte le figure professionali.

Perché un sito ti deve servire e perchè lui serva a te, devi usarlo ed alimentarlo.

Se lo lasci a se stesso, per te sarò solo una fonte di frustrazione (soldi e tempo sprecati) e di insoddisfazione (nessuno mi legge, mi contatta).

Ti sconsiglio di fare un sito solo perchè va di moda. Pensalo come ad un collaboratore per la tua attività, come se fosse una persona in carne ed ossa nel tuo team, che hai scelto e selezionato con cura. Solo in quel caso, se lo consideri come una risorsa preziosa, ti sarà di aiuto, per farla crescere.

Hai poca pazienza

Il tutto e subito, ahimè non esiste, soprattutto sul web. La voglia e l’entusiasmo di fare un sito, finirlo in poco tempo per iniziare a vedere subiti i primi risultati, non vanno a braccetto con il tempo necessario che serve per creare con cura il layout grafico, i testi, personalizzare il tema e settare i plugin.

Non è sufficiente 1 giorno per farlo, ma 60 ed altrettanti giorni per coltivarlo bene soprattutto il blog, posizionarlo su Google e farsi conoscere sui social.

Non lo dico per scoraggiarti, bensì per farti partire carica, calcolando i giusti tempi, con aspettative reali e concrete. Se, invece, ti senti scoraggiata chiediti (come mi chiedo spesso anch’io): quanto mi costa (in termini di tempo, soldi, autostima) rimanere qui e continuare a fare le stesse cose che finora hanno prodotto gli stessi risultati?

 Una frase che mi motiva molto (e che è anche una bella mazzata) è: se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto!

Pensi al sito web come ad una miniera d’oro (da subito)

Uno degli obiettivi intrinsechi di chi decide di aprire un sito per la propria attività è quello di guadagnare di più. È giusto e sacrosanto. Siamo tutti qui, esattamente, per guadagnare bene, facendo bene il nostro lavoro.

Come per il paragrafo precedente, anche per l’aspetto soldi & sito, serve avere costanza, pazienza e non bruciare le tappe.

Non si diventa miliardari in 3-2-1 (e non credere a chi dice il contrario)

Molti anni fa ho ricevuto una richiesta di preventivo per un sito il cui obiettivo principale era vendere online un ebook al costo di 1 euro. I conti alla mano della scrittrice sono stati: se vendo 100.000 copie, guadagno 100.000 euro e il gioco è fatto! Non è esattamente così.

Ammesso e concesso di vendere in breve tempo 100.000 copie, il guadagno finale non sarà di 100.000 euro netti; c’è da tenere conto dell’investimento iniziale per la creazione del sito, la sua gestione (canone + assistenza), le spese di spedizione dell’ebook, un buon piano marketing e così via.

La realtà ci riporta sempre con i piedi a terra, per fortuna. Ci insegna che possiamo ottenere tutti i nostri obiettivi, con una buona dose di costanza ed impegno per ottenere così, alla fine, una grande soddisfazione.

Ecco quando è meglio non fare un sito

Per capire se sei sulla strada giusta se fare o non fare il tuo sito, puoi partire questi punti. Se non dai nulla per scontato, lo coltivi, alimenti il blog, hai pazienza ed uno scopo ben preciso, tu ed il tuo sito otterrete ottimi risultati.

Raccontami di te, se ti va, qui sotto nei commenti e ne parliamo insieme.

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