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Come non fare un sito

Come non fare un sito

Spesso do consigli su come fare un sito e come migliorarlo. Oggi, invece, mi soffermo sull’esatto opposto cioè come non fare un sito, su quegli argomenti che sento spesso dire quando si parla di siti e che sono lontani dalla realtà. Ne ho individuati 5.

 

Dare per scontato

Fare un sito significa esattamente fornire più informazioni, in maniera chiara, semplice e con un linguaggio umano. Significa togliere i dubbi di chi vuole comprare da noi e aumentare la fiducia nei nostri confronti.

Questo atteggiamento è l’esatto opposto del concetto non dare nulla per scontato. Parlare del nostro lavoro, dei nostri prodotti o servizi, come sono fatti e a cosa servono è sicuramente un qualcosa di scontato per noi, perchè sono dettagli che conosciamo molto bene, ma non lo sono per gli altri.

 

Perciò non dare per scontato:

  • cosa fai e per chi: fai biglietti da visita per estetiste? scrivi esattamente così
  • chi sei: metti il tuo nome e cognome, presentati
  • dove sei: sei hai un negozio fisico, specifica bene la sede, la città e l’indirizzo
  • i tuoi prezzi: se hai prezzi variabili è utile scrivere anche a partire da
  • gli orari: sei una palestra o una piscina? gli orari di apertura e l’elenco dei corsi sono le prime informazioni che il tuo target cerca, dagliele subito

 

Fa tutto lui

Già! Questo è un pensiero comune. Lui, il sito, da solo non combina nulla. Ha bisogno di te, del tuo lavoro e soprattutto della tua costanza, specie se hai un blog da tenere in piedi. Non smetterò mai di ripetere che:

Il sito è uno strumento di lavoro

E più precisamente è il tuo lavoro perchè solo tu sei in grado di coltivarlo, decidere i temi degli articoli del blog, scriverli con il tuo tono di voce, la tua personalità, capire come sta andando nel tempo ed i risultati che produce.

 

Farlo perchè lo fanno tutti

Sono dell’idea che il sito non sia indispensabile per tutte le figure professionali. Perché un sito ti deve servire e perchè lui serva a te, devi usarlo ed alimentarlo. Se lo lasci a se stesso, per te sarò solo una fonte di frustrazione (soldi e tempo sprecati) e di insoddisfazione (nessuno mi legge, mi contatta).

Ti sconsiglio di fare un sito solo perchè va di moda. Pensalo come ad un collaboratore per la tua attività, come se fosse una persona in carne ed ossa nel tuo team, che hai scelto e selezionato con cura. Solo in quel caso, se lo consideri come una risorsa preziosa, ti sarà di aiuto, per farla crescere.

 

Avere poca pazienza

Il tutto e subito, ahimè non esiste. La voglia e l’entusiasmo di fare un sito, finirlo in poco tempo per iniziare a vedere subiti i primi risultati, non vanno a braccetto con il tempo necessario che serve per creare con cura il layout grafico, i testi, personalizzare il tema e settare i plugin. Non è sufficiente 1 giorno per farlo, ma 60 ed altrettanti giorni per coltivarlo bene (soprattutto il blog), posizionarlo su Google e farsi conoscere sui social.

 

Non lo dico per scoraggiarti, bensì per farti partire carica, calcolando i giusti tempi, con aspettative reali e concrete. Se, invece, ti senti scoraggiata chiediti (come mi chiedo spesso anch’io): quanto mi costa (in termini di tempo, soldi, autostima) rimanere qui e continuare a fare le stesse cose che finora hanno prodotto gli stessi risultati?

 

 Una frase che mi motiva molto (e che è anche una bella mazzata) è:

Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto

 

Pensarlo come ad una miniera d’oro (da subito)

Uno degli obiettivi intrinsechi di chi decide di aprire un sito per la propria attività è quello di guadagnare di più. È giusto e sacrosanto. Siamo tutti qui, esattamente, per guadagnare bene, facendo bene il nostro lavoro.

Come per il paragrafo precedente, anche per l’aspetto soldi & sito, serve avere costanza, pazienza e non bruciare le tappe.

Non si diventa miliardari in 3-2-1 (e non credere a chi dice il contrario)

 

Molti anni fa ho ricevuto una richiesta di preventivo per un sito il cui obiettivo principale era vendere online un ebook al costo di 1 euro. I conti alla mano dello scrittore sono stati: se vendo 100.000 copie, guadagno 100.000 euro e il gioco è fatto!

 

Non è esattamente così. Ammesso e concesso di vendere in breve tempo 100.000 copie, il guadagno finale non sarà di 100.000 euro netti; c’è da tenere conto dell’investimento iniziale per la creazione del sito, la sua gestione (canone + assistenza), le spese di spedizione dell’ebook, un buon piano marketing e così via.

 

La realtà ci riporta sempre con i piedi a terra, per fortuna. Ci insegna che possiamo ottenere tutti i nostri obiettivi, con un pizzico di costanza ed impegno per ottenere così, alla fine, una grande soddisfazione.

 

Per capire se sei sulla strada giusta con il tuo sito, puoi rivedere questi 5 punti al contrario. Se non dai nulla per scontato, lo coltivi, alimenti il blog, hai pazienza ed uno scopo ben preciso, tu ed il tuo sito otterrete ottimi risultati.

Raccontami di te, se ti va, qui sotto nei commenti. Ci prendiamo un cappuccino e ne parliamo insieme. A presto.

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